lunedì 5 settembre 2016

[COMMENTI] Un, due, tre INTERSTELLAR! (The Last Chance)

E’ da molto che non mi siedo a scrivere.
Il lavoro e i mille impegni mi stanno massacrando anche se non nascondo che mi piacerebbe tornare a buttare giù “quattro cialtronate” come una volta, dopo ogni sessione di gioco che puntualmente organizziamo tutte le settimane.


Questa volta però è diverso, il nostro compare di giocate Andrea Crespi (Autore di 1969, Apollo XIII, Pozioni Esplosive e dell’imminente Alone) in collaborazione con Davide Calza, ha portato in sede un cinghiale pelosissimo che faticava ad entrare dalla porta.
Era al guinzaglio ma scalciava e tirava come un matto quindi, per rendere onore alla fatica fatta dalla coppia, non potevo tirarmi indietro e scrivere le mie considerazioni.

Interstellar, The Last Chance o una fusione di tutti e due i nomi sarà il titolo con il quale battezzeranno questo gioco a tematica spaziale.

2157, contrariamente alle previsioni dell’uomo, alcuni violenti eventi stellari hanno enormemente accelerato la vita della nostra stella. Dal 2012 il centro della nostra galassia si è allineato con il nostro sistema solare, creando degli strani e sconosciuti flussi energetici che hanno colpito il nostro Sole. Ora è quasi alla fine del suo ciclo vitale e il suo futuro, come quello di tutte le stelle della sua categoria, è la trasformazione in gigante rossa.
Questa porterà all’aumento delle sue dimensioni in modo eccezionale, portandola a divorare Mercurio, Venere e con tutta probabilità, la Terra!
Come razza umana, il nostro compito sarà quello di costruire una gigantesca nave interstellare che permetterebbe ad una ampia fetta dell’umanità rimasta, di salvarsi su una nuova terra trovata durante le apposite ricerche di pianeti extrasolari.
Ma la costruzione non è cosa semplice, perché i materiali necessari non si possono trovare sul nostro pianeta, ma in tutti i pianeti del nostro sistema solare.
Ognuno guiderà una fazione il cui compito sarà quello di portare a termine nel miglior modo possibile il proprio compito.
Chi sarà giudicato tale, avrà l’onore e l’onere di guidare l’umanità sulla nuova terra.


German “pelosissimo” con una durata complessiva di 180 minuti capace di mettere seriamente alla prova le teste di 2 / 4 giocatori assolutamente non alle prime armi. 
Parto subito con il dire che a me è piaciuto tanto. La meccanica è molto particolare, come potete vedere dalle foto i pianeti ad ogni inizio turno ruotano cambiando così il costo del carburante per svolgere viaggi satellitari e navali, quindi durante il turno ogni giocatore dovrà tenere ben presente quanto carburante caricare sulla rispettive astronavi, una cosa innovativa che non avevo mai visto in giochi del genere. Il turno, una volta capito il meccanismo, gira in maniera fluida e chiara e la cosa che mi preme sottolineare è l’attenzione che il giocatore ha durante l’arco della partita: noi eravamo in cinque (Due hanno giocato insieme) e MAI nessuno ha distolto l’attenzione dalla plancia generale nemmeno un secondo.


Per prima cosa il giocatore attivo, sposterà le orbite dei pianeti, aggiornando il sistema solare.
Successivamente pescherà da un sacchetto (già impostato all’inizio della giocata in base al numero di giocatori) un tot. di cubi risorse senza farli vedere (da un minimo pari al numero di giocatori al suo doppio).
Ovviamente più cubi pescheremo e più aumenterà la possibilità di avere nelle mani la risorsa che speravamo, ma così facendo daremo modo ai nostri avversari di scegliere fra più risorse. Questo perché una volta scelto il cubetto passeremo i rimanenti in senso orario ai nostri avversari.
Una volta che tutti avranno scelto una risorsa si riveleranno e si deciderà se tenerle o meno dato che ogni risorsa ha un costo da pagare in  termini di “Sfruttamento Solare”…si, perché il Sole si stà consumando e, più verrà sfruttato, più se ne accelererà la fine!
E’ presente la fase delle classiche ricerche tecnologie da sviluppare che andranno pagate in risorse le quali, a loro volta, verranno portate a casa dalle nostre navi e dai nostri cargo.
Dove estrarremo le materie?
Dai pianeti che avremo sondato prima con i nostri satelliti e poi “Terraformato”.
Ci saranno trivelle per aumentare la produzione, magazzini per lo stoccaggio del materiale e molte altre tecnologie utili a creare un motore serio ed elegante.
Avremo inoltre un’altra plancia comune dove poter costruire la nave “definitiva” che ci permetterà di allontanarci per sempre dalla terra.
Qui ci si scannerà alla morte dato che andranno inserite varie combinazioni di risorse e andrà caricata più popolazione possibile nelle camere criogene in cambio di punti prestigio (Punti vittoria) e sbloccaggio tecnologie.
Ovviamente non mancherà “l’amico” mercato che ci darà la possibilità di scambiare merci e di acquistare combustibile il quale verrà usato anche come moneta d’acquisto.


Già il materiale del prototipo mi ha gasato maledettamente, gas a manetta, non vedo l’ora di vederlo apparecchiato con quelli definitivi!
Che dire, bello, bello bello!
Da amante di giochi “pelosi” non posso che inchinarmi davanti a “cotanta roba” e sperare di riprovarlo il più presto possibile (Cosa che accadrà sicuramente!!!!!).
Un complimento enorme ad Andrea e Davide per aver sfornato un titolo che non ha nulla da invidiare a moltissimi titoli blasonati in tutto il mondo!

“Gimbo stasera prepara un po’ di tampax da inserire nelle orecchie e nel naso non vorrei ti dissanguassi durante la partita!”.