venerdì 29 maggio 2015

[REPORTAGE] Nerd NYC!


Come sappiamo tutti, l'invidia è una brutta bestia!
Quegli infamoni sono andati alla Play senza di me perché in esilio in terra straniera, dovevo trovare un modo per rendere pane per focaccia, se non altro perché ancora peggiore bestia dell'invidia è l'astinenza da gioco.
Come fare quindi?
Per fortuna Internet è una miniera di informazioni, e ho trovato un'associazione simile alla nostra:  "NERD NYC".


Come la nostra proprio no: qui è tutto BIG, quindi se noi siamo in 5-6, al loro forum sono iscritte 2579 persone ma "size does not matter", giusto? 
Tornando a noi, o meglio a loro, una volta al mese organizzano una serata aperta in un bar, dove chiunque può andare, sedersi ad un tavolo, e giocare con chi è lì.
"In mancanza della Play, direi che può andare bene" mi sono detto, per cui venerdì ho indossato la felpa col logo BoardZGames e mi sono buttato nella mischia.
Da buon Nerd disadattato, sono entrato occhi bassi, mi sono guardato in giro e mi sono fondato al primo tavolo che ho visto, balbettando frasi inconsulte e inciampando nei miei piedi. Per fortuna che tra Nerd ci si intende, per cui appena seduto e presentatomi, il ghiaccio si è subito rotto e la partita ha avuto inizio.


Non sto qui a descrivere il gioco, che giusto per dovere di cronaca era Sentinels of the Multiverse, ma mi interessa più descrivere l'esperienza.
Innanzi tutto è stata dura: non conoscevo il gioco, ogni turno nuove carte piovevano sul tavolo,ognuna con il suo significato, ognuna che si poteva combinare con altre, carte che facevo pure fatica a leggere nella penombra e visto i colori, dovevo capire come giocare, capire come giocavano gli altri, collaborare con loro e pure fare conversazione... Tenete poi conto che come noi, anche i Nerd stranieri, parlano da Nerd, quindi un sacco di frasi che con il Business English hanno direi poco a che fare!
Quando però uno di loro è scattato in piedi, lanciando una carta sul tavolo ed esclamando teatralmente: "I cast a fireball on her!" ... minchia sono emozioni che non scorderai mai più!

Morale: una serata davvero piacevole; non sarà stata la Play però è stata davvero una bella esperienza.

lunedì 4 maggio 2015

[ANTEPRIMA] ALONE


Come cazzo si fa a parlare di un diario per 75 minuti?!?
Ma siamo impazziti?
Stasera sarà LA SERA, il mitico Andrea Crespi verrà in sede a farci provare Alone e io mi ritrovo in una fatiscente aula ad ascoltare professori che discutono sulle modifiche del diario delle giustificazioni che gli studenti delle medie dovranno utilizzare l'anno prossimo.
Ci credo che nessun vuole candidarsi per far parte del consiglio d'istituto, la riunione iniziata alle 18 è terminata alle 21.20!

Corro come un pazzo sotto la pioggia per cercare di recuperare minuti preziosi, i ragazzi arriveranno fra poco e io non posso tardare!
Inserisco la chiave nella toppa che sono le 21.30, ho le gambe che mi tremano mentre l'acido lattico causato dallo sforzo sta per fuoriuscirmi dalle orecchie.
Ammazza se sono fuori forma, una volta l'avrei sbranata la strada, ora mi sembra di camminare con un facehugger incollato che mi succhia energia o peggio ancora......che il facehugger me lo sia mangiato!?!?

Non ci credo ancora, stiamo setuppando Alone, gioco survival horror con meccanismi di dungeon crawler sul quale sto sbavando da tempo.
Questo particolare cooperativo è nato da una idea di Andrea Crespi e Lorenzo Silva.
Andrea ci tiene a precisare che il titolo è in via di sviluppo e completamente in "modalità" beta sotto qualsiasi tipo di aspetto.
Le regole scorrono lisce, tutto è chiaro e ben lineare.
Siamo pronti a partire.
Il Setto è visibilmente angosciato, giocare contro tre persone che tenteranno di tutto pur di farlo perdere non rende tranquilli e in più l'ambientazione di certo non aiuta!
Questa cosa del team cattivoni VS. un solo eroe è una CAZZOFIGATA colossale!
Durante il gioco ho percepito più volte il senso di sconforto e solitudine che l'eroe stava attraversando mentre noi "bestie di satana" eravamo gasatissimi tentando di pianificare al meglio la mossa successiva.
Non sto a spiegarvi nulla delle meccaniche perché i miei soci saranno più precisi ma posso dirvi che il gioco merita, e tanto anche.
Mi è piaciuto molto muovere le fila dell'avventura come il classico master fa in un gioco stile "Descent" in più la chicca dell'aggiunta dei compagni d'avventura è il top!
Curiosissimo di provarlo dall'altra parte della barricata, visto il mio sangue freddo sono sicuro che riuscirei a rimanere impassibile e calmo per tutta la durata della partita!

Un grazie di cuore ad Andrea per la disponibilità e per la voglia di mettersi in gioco ascoltando tutte le nostre impressioni a fine game.
La prossima volta inviteremo Sigourney Waver, sono sicuro ci darà del gran filo da torcere nei panni di eroina!


PONCIO

Ho avuto l’onore di partecipare alla “serata test” di questo interessantissimo titolo.
Il grande Andrea ci ha introdotto in maniera egregia la sua nuova creatura nata dalla collaborazione con Lorenzo Silva.
Che dire, sarà la passione che riesce a trasmettere Andrea, sarà l’ambientazione e la tipologia di gioco ma ho dovuto applicare uno di quegli apparecchi da dentisti per aspirare la saliva durante la partita.
In due minuti il mio piccolo cervello si era già settato in modalità "Alien ON", potevano raccontarmi qualsiasi cosa sull'ambientazione...io ero già bello che piazzato sotto le torri di raffreddamento dell' LV426.
Non voglio ripetere quanto già detto dall'autore ad Agzaroth nella sua esauriente intervista (Che potete trovare QUI ), posso aggiungere solo che dopo 5 minuti di gioco la prima citazione che mi è venuta in mente è stata:
“17 giorni? Ehi, non è per togliervi la speranza ma qui non reggeremo 17 ore! Quelle cose verranno qua dentro come hanno fatto prima! Verranno qua e ammazzeranno anche noi!!”.

Ed eccoci al tavolo, un “agnello sacrificale” contro  3 menti oscure con la schiuma alla bocca. Tre malefiche creature che saranno costrette a pianificare velocemente le proprie mosse se vorranno assaporare le teneri carni dell’ovino, dovranno intendersi e coordinarsi  per un medesimo fine, dispensare morte.
Non c'è un'interazione diretta tra forze del male, pur avendo sott'occhio l'intera mappa dell'avventura e l'evoluzione delle gesta del bene non possono comunicare tra loro ma solo tacitamente collaborare tramite un pull di azioni. E qui forse sta il maggior punto debole nell'impersonare la mefistofelica creatura, giocare in solitario o capire l'intenzione dei "colleghi" e cercare di far squadra?
Ad inizio partita sembrerebbe esserci un notevole svantaggio per il bene, le azioni disponibili di quest'ultimo non sembrano possano impensierire "l'oscurità", apparentemente più avvantaggiata sia per numero di creature teoricamente disponibili che per conoscenza dell'intera area di gioco, ma è una mera illusione!
A conti fatti entrambe le parti giocano sul fil di lana!
Se da una parte regna l'angoscia di gestire ogni situazione in completa solitudine e senza nessun aiuto alleato, dall'altra credo che lo sconforto stia nel non riuscire a coordinarsi per perseguire il medesimo fine.
Portare avanti un'azione in solitario per le forze del male non sembra faciliti molto il loro obiettivo.

Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è stato il livello di stress a cui è soggetto l'eroe.
Ciò fa sì che il tutto non si tramuti in una caccia all'uomo ma si venga a creare la situazione in cui il predatore giochicchia un po' insieme alla preda prima di sferrare il colpo mortale.
Il livello di stress influenza infatti il successo nelle azioni del bene ledendone sempre più la speranza di successo.
Concludendo, pur avendolo provato una sola volta, l'impressione  è stata più che positiva, la percezione di disequilibrio tra le due parti avuta all'inizio si è dissolta a fine partita.
Quello che mi è mancato e forse mi sarebbe piaciuto vedere è una sorta di interazione dell'eroe di turno per interferire nelle trame del male: poter reagire senza essere sempre e solo in balia degli eventi stando continuamente sulla difensiva.


SETTO

Già dal pomeriggio tramite whatsapp avevo capito che Mastro, Poncio e Roz mi avrebbero fatto interpretare il povero "buono", mentre loro super combattivi come non mai ( erano appena tornati da un campus di Soft-Air ) mi avrebbero dato la caccia interpretando il MALE.
Il male, lavorando dietro uno schermo, pianifica le sue azioni spostando sulla mappa ( NASCOSTA AL BUONO) i suoi scagnozzi.
Il buono a inizio turno partirà a spendere le sue azioni  dall'ultima  tessera esplorata nel turno precedente, quindi dovrà cercare di orientarsi e ricordare il percorso già esplorato che l'ha condotto in quella posizione. 
Questa " meccanica" è sicuramente un punto forte del gioco, mette la giusta ansia, porta il buono che ha poche azioni a ragionare per non sbagliare strada e a sperare che girando l'angolo non vi siano entità oscure.
Il buono ha anche delle capacità di ricerca, queste lo portano durante la partita a migliorare il personaggio, trovando armi nuove o componenti da combinare con l'equipaggiamento già in possesso.
Una cosa che ho notato giocando è che in base allo stile di gioco del buono può cambiare nettamente l'esperienza della partita , ci saranno quelli che cercheranno di affrontare i nemici combattendo, quelli che cercheranno  di aggirare il male o di indebolire la forza del nemico riparando il dungeon come per esempio portando luce nella mappa ( la luce indebolisce l'efficacia d'attacco del male ).
 
Il gioco comunque rimane un survival horror quindi l'autore ha specificato che difficilmente  vedremo dei buoni stile "Rambo".
L'unica " pecca" che ho potuto trovare è il downtime che il buono deve subire se dietro lo schermo si siedono dei giocatori troppo strategici.
Ovviamente, essendo tutto ancora in fase sperimentale,  gli autori stanno già pensando a come poter migliorare questa sensazione.
Nel complesso  il gioco mi è piaciuto veramente tanto, mi è piaciuta l'aderenza alla parte narrativa ( data dalla missione ) e il bilanciamento complessivo , loro erano in tre io da solo ed entrambi abbiamo soddisfatto  un obbiettivo per poi giocarci la vittoria nella stessa stanza.
Non mi resta che ringraziare Andrea per averci spiegato l'ennesimo  gioco in maniera superba e per averci dato questa opportunità. 



MASTRO

Può l'angoscia, il senso di impotenza, lo sconforto e la sensazione di non avere via di scampo essere fonte di divertimento?
Con Alone sì.
Il buon Setto ci aveva anticipato alcune settimane fa in una discussione scazzo dopo un partitone a Terra Mystica il canovaccio della nuova creazione di Andrea Crespi e di Lorenzo Silva: Alone.
Ambientato in un lontano futuro un po' Alien un po' Doom con un eroe solo e debole contro torme di creature mostruose e inquietanti, l'hype per questo titolo era per me già alle stelle.
Ho un debole per tutto ciò che sfiora il mondo di Alien come per il genere survival e quando Andrea si propone di farci provare la beta di Alone sono felice come un Facehugger!
 Alone vede l'eroe, giocato da un singolo partecipante, contro uno/tre partecipanti al controllo delle forze malefiche.
La sera della prova siamo in quattro: Roz Poncio e io al comando delle forze aliene e Setto nel ruolo dello (sfortunato) eroe.
Presente anche un istrione di eccezione: nientemeno che Andrea Crespi di Quintadimensione, una delle due menti dietro la nascita di Alone.

Ci sediamo al tavolo, la lega del male da una parte di fronte alla mappa dell'intera stazione e dietro un generoso schermo, dall'altra il povero Setto visibilmente preoccupato di aver ben tre avversari pronti a mettergli i bastoni tra le ruote.
In pratica a noi tre viene affidata tutta la gestione della mappa (man mano che l'eroe si muove attraverso i bui corridoi) nonché l'onere di muovere tutte le creature abominevoli che infestano la stazione.
Non è un semplice ruolo che potrebbe essere paragonabile a quello di un Role Master, qui è richiesto il massimo sforzo per impedire all'eroe di compiere il suo dovere.
Quindi niente sconti, niente 'alleggerimenti' in onore del gameplay.
In Alone entrambe le parti giocano per vincere!

Tutto si svolge spendendo punti azione, l'eroe ha un ampio ventaglio di azioni disponibili tra cui la possibilità di saldare una porta per rallentare i nemici (Alien docet!), cercare, combinare vari oggetti per ottenerne di più efficaci o nascondersi oltre ovviamente a combattere e correre (fuggire sarebbe più appropriato!).
Le azioni disponibili alla fazione del male sono più limitate ed oltre a movimento ed attacco c'è da gestire lo spawning di nuove creature o la pesca di carte che possono portare a veri e propri colpi di scena.

La partita si è risolta a favore del male ma veramente di un soffio (ottimo bilanciamento). 


L'ambientazione è ben ricreata e la tensione si leggeva chiaramente sul viso di Setto.

Alone probabilmente da il meglio di se giocato nel ruolo solitario dell'eroe poiché le sensazioni che ho elencato all'inizio di questo commento si provano solo in questo ruolo. Sicuramente nei panni dell'eroe Alone si distingue dagli altri giochi.
Avere due o addirittura tre giocatori coalizzati contro di te è sicuramente angosciante  ma in senso positivo, la supposta inferiorità è un punto di forza in questo caso.

L'unica cosa che temo è appunto il rischio della disparità di divertimento tra i due ruoli (aspetto di giocare come eroe per pronunciarmi).
Abbiamo riscontrato anche l'inoperatività dell' eroe durante il turno dei suoi avversari, peccato non poter intervenire come invece succede viceversa con l'uso delle carte evento.
Oltre a questo ci sono tutte le premesse  per un ottimo gioco ricco di atmosfera e con finalmente qualcosa di veramente innovativo!

Ancora un ringraziamento particolare ad Andrea Crespi per averci sottoposti a questa fantastica anteprima e felici di essere stati i suoi dummies da crash test!

mercoledì 22 aprile 2015

[COMMENTI] L'insipida Play 2015


Non vedevo l'ora di assaporarla questa Play, erano mesi che la bramavo.
Una volta all'interno però tutto questo "hype" è svanito in poco tempo.

Non è un discorso di tavoli poco disponibili, di grossa affluenza o di titoli titanici sempre occupati...
E' un discorso di passione.
Ho visto poca passione.
Ho visto troppo spesso l'amico Euro rimbalzare per la fiera.
Ho incontrato spesso diverse fazioni, quasi fossero in battaglia, e non ad una fiera del gioco, dell'Amicizia, della sportività.

Sono rimasto deluso sotto questo punto di vista, torno a casa particolarmente vuoto.

Degne di nota, come sempre, l'area dei Goblin. 
Qui si ho trovato la passione che cercavo.
Anzi, per dirla tutta, l'anno prossimo mi metterò in gioco anche io e aiuterò la tana in prima persona. 
Sono sicuro che così facendo tornerò a casa con il cuore molto più gonfio.

Altro momento positivo, il Nerd Award organizzato da Lega Nerd.
Mi ha fatto morir dal ridere vedere editori ed autori uniti quasi fossero un tutt'uno, gran bella giuria e gran belle persone.

Un ringraziamento particolare a Giuliano "aka" Il Grande Rabbino per essere il nostro fan numero uno!
Già da questo si capisce che non sei mica "tutto 100"! :D
Un grazie a Luca e Letizia per il felice "incontro annuale", a Morg, Kenparker e Mr. Sgananzium perché dove c'è la loro faccia "c'è casa".
Unico rammarico, non aver salutato i Giullari e non aver riconosciuto Aibindrye e Sava.
Dovrò rimediare presto.

Ah, i giochi che ho apprezzato di più?
Sicuramente Antike II ma soprattutto The Golden Ages!


SERIALE

Anche quest’anno arriva la Play di Modena e cosa possiamo fare se non andarci??
Dopo una breve colluttazione ottengo di farmi venire a prendere a casa e di partire dopo il sorgere del sole…
Anche se sospetto fosse già stato deciso così senza farmelo sapere ed illudermi di avere contrattato delle agevolazioni.
All'alba si parte, la macchinata è di quelle toste (Rozzilla copilota, il fidato compagno Mastro al volante, il sempre verde Gimbo e dietro io con il sempre accomodante Poncio).
La giornata si preannuncia intensa.
Si cominciano a preparare le strategie per testare i giochi più interessanti e per cercare di trovare qualche super offerta.
Ovviamente ogni piano verrà immancabilmente disatteso e si andrà a braccio!
Pausa in autogrill e menù dei campioni con spremuta di arance fresche…mi fanno notare che il liquido identificato come succo di arancia ha una strana luminescenza se messo al buio ma perché curarsene??
La strada viene macinata e si arriva a Modena.
Ore 8:30 al parcheggio, incredibilmente per ora stiamo rispettando la tabella di marcia anzi siamo in anticipo.
La fila non è molta e appena i cancelli si aprono si entra…beh quasi tutti visto che qualcuno è andato in macchina a recuperare il cellulare
I tavoli fortunatamente non si riempiono istantaneamente e riusciamo comunque a sederci.

Tash-Kalar

Lo proviamo in modalità due contro due.
Siamo in 3 (gimbo, mastro ed io)  ma si aggiunge un giocatore casuale ( il bello di questi eventi è che si è tutti amici e al tavolo si gioca con tutti )
La vecchia alleanza con Mastro sembra vacillare.
Dopo un inizio che sembra vedere la mia squadra (gimbo ed io) come facile vincitrice, lentamente ed inesorabilmente cominciamo a soccombere e Mastro si accanisce deridendoci dopo una combo particolarmente efficace.
Il gioco sembra caruccio (ammetto che i giochi di carte non sono i miei preferiti) le diverse modalità di gioco lo rendono interessante e le possibilità di gioco sono molteplici.
La prima impressione è che sia da riprovare.

Coloni Imperiali



Forse un po’ macchinoso.
Le aste lo rendono divertente e ho l’impressione che la possibilità di dichiarare guerra agli altri debba essere esplorata.
La gestione delle risorse e del territorio è molto accattivante.

Korrigans

Sarà un gioco per bambini con regole semplici, ma secondo me è stato il gioco più divertente provato.
Ovviamente in questi giochi viene fuori il bimbo che è in me.
Il nostro gruppo per qualche minuto ha attirato l’attenzione di tutti i tavoli limitrofi per la gioia di Rozz che è stato rianimato col defibrillatore causa doppio collasso durante la partita

Che dire anche quest’anno si torna felici e completamente soddisfatti dalla Play.
Non è di sicuro Lucca per vastità e fascino, ma diciamola tutta se si vuole provare davvero a giocare è sicuramente l’evento da non perdere.
L’atmosfera è sempre quella giusta la folla è gestibile.
I tavoli sono sempre molti e con buona varietà di scelta.

GIMBO

Secondo anno alla Play di Modena, ormai per noi diventato appuntamento fisso.  
Grazie ad una levataccia mattutina,  ben prima delle nove siamo già appostati fuori dall’entrata , siamo tra i primi arrivati, mancano una manciata di minuti alle nove finalmente stiamo per entrare……  mi accorgo di aver dimenticato in macchina il telefono…. un attimo di esitazione e decido di  fiondarmi  a prenderlo  “ tanto ci metto un attimo “ ….. quando torno però i cancelli sono stati aperti e i miei compagni sono già entrati….panico… faccio allora una cosa che non mi piace fare, mi imbuco nella fila che ormai è chilometrica, raggiungo finalmente i miei compagni, in seguito mi faranno notare che quei pochi minuti di ritardo hanno contribuito a trovare occupato il tavolo di prova di “Dead Of Winter”!
Primo gioco provato Antike II,  prima edizione 2005, personalmente mi è piaciuto, il gioco non ha regole difficili e scorre bene, ci rigiocherei.
Secondo provato Tash-Kalar , si  gioca su una scacchiera dove tramite delle carte si evocano delle creature di tre livelli di forza, le carte riportano anche delle azioni speciali che si possono effettuare una volta giocate, il tema fantasy è dato dal solo fatto che le carte riportano delle creature fantastiche, ma sostanzialmente si tratta di una “battaglia”  tra pedine su una scacchiera, tra l’altro a mio parere non è un idea originalissima, se non sbaglio la Victory Point Games ha in catalogo alcuni giochi con scacchiera e carte.
Terzo gioco provato, Patch History, dopo un minuto di spiegazione delle regole, mi sono scusato e non ho voluto proseguire, mi sembrava ci fossero troppe regole da memorizzare in così poco tempo e non mi sembrava niente di speciale, non posso quindi esprimere un giudizio obiettivo.
Non provato WIR SIND DAS VOLK !  quando ci siamo seduti e abbiamo visto il manuale delle regole abbiamo preferito spostarci su un altro tavolo, per un gioco più snello.
Quarto gioco provato, Coloni Imperiali,  abbiamo effettuato solo un turno e l’impressione è stata un po’ deludente non c’è stata un grossa interazione tra i giocatori e nel complesso mi è sembrato un po’ blando, il sapore era quello della trasposizione su carta di un gioco gestionale per console, penso però che giocandoci “seriamente” potrebbe essere un bel gioco.
Quinto e ultimo provato, quello che secondo me è stato il gioco rivelazione della Play …. KORRIGANS….. gioco semplice, anche per bambini ma veramente divertente, malgrado “qualcuno” non lo ha apprezzato ci ha coinvolto tutti con una gran caciara che ci ha fatto concludere in bellezza una bella giornata.
Considerazioni  finali:
Amo questo genere di manifestazioni, dove si respira un aria di allegria e voglia di divertirsi, dove vieni catapultato in un mondo dove adulti e bambini sono sullo stesso livello, accomunati dalla voglia di giocare.
Mi spiace che in questi ultimi tempi questo tipo di divertimento stia anche diventando un business  e purtroppo si sa, dove si insinua  l’interesse economico le cose si guastano inevitabilmente.
Non mi è piaciuto, l’usanza di prenotare il tavolo per la prova dei giochi, se trovo libero gioco altrimenti aspetto il mio turno.


PONCIO

Modena Play 2015, 9 giorni dopo, cosa mi è rimasto?
Un retrogusto amaro..come il crodino!
Ma come l’analcolico che non impegna..Modena non basta mai!
Quest’anno tuttavia mi è rimasto un pochino più di amaro in bocca, non l’ho vissuta come probabilmente avrei voluto/dovuto.
Correva voce di qualche santo Graal sperduto nei canyon del padiglione A ma per tutto il resto ho sentito quel vago sapore di minestra riscaldata.
Capite come crodino e minestra non siano proprio il connubio perfetto.
Appena entrato non mi sono precipitato a qualche tavolo con la schiuma alla bocca…anche se probabilmente avrei dovuto farlo per Dead Of Winter (mannaggia quanto mi fa rosicare l’idea di non essere riuscito a provarlo) ma d'altronde se esiste un solo tavolo e la gente vi si parcheggia per 2 ore senza dare ad altri la possibilità di averne un assaggio!
In queste occasioni oltre al buon senso delle persone, dovrebbe essere chi organizza  la presentazione a dare dei tempi limite…mannaggia!!
Ma torniamo a noi…nonostante non ci fosse nessun titolo particolare che avrei voluto provare in casa Asterion sono stato attratto come da un magnete a questo stand.
Arrivo e una scimmia mi tira un mezzo scappellotto (tipo prete) indicandomi un tavolo..cazzzzz!! Elysium…si parte, come un bambino che ha appena iniziato a camminare e attratto da qualcosa si fionda via incurante di qualsiasi cosa lo circondi.
Troppo tardi.. tavolo occupato..oooorto mio!!!..mi è sembrato di essere nella scena di Fantozzi e Filini alla battuta di caccia…"Seicentoventi giocatori in quattordici metri quadri!”.
Cranio creations a ore 9..tavolo Antike 2 libero!
Letteralmente teletrasportati al tavolo prendiamo posto, Antike 2.
Di Gerds provato purtroppo solo Concordia (potete insultarmi)…piaciuto tantissimo…le premesse sono le migliori.
E in parte rispettate, gran bel gioco, finalmente vedo in azione la famosa ruota di Gerds…la spiegazione delle regole fila via liscia come l’olio…10 minuti e partiamo alla grande…respiro aria di Concordia..mi piace..oltretutto l’interazione è un filino aumentata dai “conflitti militari” (notate le virgolette).
Non voglio di certo recensirlo…1 perché con una partita alle spalle farei solo ridere.. 2. non ne sarei in grado, 3. ci sono recensioni scritte da gente competente che lo analizzano per filo e per segno.
Ma alla domanda…”allora Poncio cosa fai..lo compri?”…la mia risposta è stata..”Ho già Concordia, piuttosto mi faccio un bel Imperial 2030!!”

Ci alziamo dal tavolo soddisfatti…la mia sensazione è da sigaretta post caffè…zero tempo di distrarsi…alzo lo sguardo e a ore 12…2 posti di liberi per Golden Ages a uno dei tavoli dei Goblins…il gruppo si spacca e io e il Rozzilla quasi incuranti dei nostri compagni di sventura ci alziamo in volo come una coppia di vecchi e brutti avvoltoi.


Golden Ages…quando uscì gli preferii Historia..l’avevo sulla coscienza..non potevo snobbarlo assolutamente…soprattutto dopo aver letto commenti più che positivi.
E avevano ragione…che bella “chicchetta” questo Golden Ages…mi è proprio piaciuto e a pelle in questa prima partita forse anche più di Historia…avrò gusti particolari ma è piaciuto moltissimo anche la componente grafica…porcaccia miseria!!... questo gioiellino dovrà entrare nella mia piccola collezione sicuramente!!


Non terminiamo la partita…abbiamo assaggiato la bontà del prodotto e decidiamo di lasciare il tavolo ad altri gamers continuando così il tour.
Ci prendiamo 10 minuti di pausa..pareri a caldo e prossimi target…e qui resomi conto che il tempo è un feroce tiranno..decido di selezionare i targets…in due minuti identifichiamo subito:

1)Dead Of Winter
2)Apollo XIII
3)Alone

E via la carovana parte…dead of winter…tavolo impossibile…e sopra ho scritto anche la motivazione…capiamo dopo un’ora che non ce la faremo mai a sederci se non piantonandolo…ma non sarebbe servito lo stesso dato che si andava di prenotazioni!!!
Apollo XIII, decido di passare…anche qua parecchia gente che giustamente gli ronza intorno.
Avendo la fortuna e onore di conoscere Andrea Crespi che già ha fatto provare al nostro piccolo gruppo il titolo..confido che farà una seconda seduta con me povero tapino che quella sera era inchiodato a letto dall’influenza.
Non rimane che Alone..il santo Graal di questa Modena Play…nato dalla collaborazione del grande Andrea Crespi e Lorenzo Silva che a quanto ho capito si aggirava con un mantello invisibile…
Non c’è stato verso…ma nessun problema…arriverà il suo momento come per Apollo XIII…muahahahhahahahahahhaha (risata malvagia).


Già le 13.30...mi sgancio dall’allegra combriccola per recarmi nel parcheggione centrale…appuntamento con ciccio-145 del mercatino della Tana per ritirare il tanto agognato “Samurai” di Knizia…a proposito…grazie Lorenzo..speriamo di beccarci presto, magari seduti a un tavolo.

Contento come un adolescente degli anni 80 di fronte al Commodore 64 ritorno a grandi falcate nel padiglione A…recupero la mia gentaglia impegnata questa volta a PatchHistory e visto la partita appena iniziata decido di farmi un giro in solitario…passaggio veloce ancora davanti al “dead of winter” table dove noto lo stesso gruppo seduto un’ora e mezza prima e persa ogni speranza riprendo il mio giringiro…10 minuti e mi blocco in mezzo al flusso di gente…con la coda dell’occhio percepisco la sagoma di un Egg molto familiare…porco il mondo!!!
Legendary Encounters: An Alien Deck Building Game!!!...sapevo che il prezzo era da fuori di testa…ma c’è mancato un pelo ragazzi che la scimmia non prendesse il sopravvento…poi la ragione fortunatamente ha preso il sopravvento sulla scimmia complice anche l’averlo visto su Amazon  a 30 euro meno.
In ogni caso ho iniziato ad aggirarmi tra i tavoli dei Goblins nella vana speranza che qualche anima pia avesse organizzato un tavolo…niente…con le lacrimucce mi sono quindi riunito al gruppppponeeee che nel frattempo era tornato operativo e alla ricerca di un altro tavolo sui cui giocare a qualsiasi cosa…visto il volume di gente…ormai andava bene qualsiasi…


Dopo essere nuovamente sfilati davanti allo stand Pendragon e notato un tavolo di coloni imperiali libero..ci siamo seduti neanche fosse il “gioco delle sedie”…alche una voce fuoricampo ci dice che il tavolo è prenotato…”il tavolo è che????…prenotato???”…e qui la scenetta che mi ha fatto andare in terra dal ridere…il buon Gimbo si gira e con occhi sgranati se ne esce con...”prenotato?!!!...ma cazzo siamo..in pizzeria????...muahahahhaha…grandissimo Gimbo


Beh alla fine il tipo, molto gentilmente ci dice comunque di attendere 5 minuti, se non si fosse presentato nessuno avremmo iniziato a giocare noi…e così è andata fortunatamente…
Che dire…a pelle,bellino anche questo “imperial settler”…ma vuoi la stanchezza…vuoi l’ora tarda abbiamo provato  solo per una 30ina di minuti..da riprovare sicuramente…mi ha dato l’impressione che il vero divertimento stava per iniziare proprio quando noi abbiamo lasciato il tavolo…è un “gioco diesel”..c'è bisogno di un attimino più di tempo prima di lavorare a pieno regime.
“Sono cotto..voglio andare a casa mamma!”…ma prima mi compri Imperial 2030?...daiiiii
Questo il pensiero appena alzatomi dall’ultimo tavolo
E così è stato…ultimo regalo alla scimmiaccia malefica..2030 nello zaino e nel guadagnare l’uscita c’è scappato anche un ultimo giochino light ai tavoli dell’Asterion…Korrigans.
Titolo secondo me molto valido per coinvolgere donne e bambini…mi ha divertito..nonostante l’abbiamo vissuto con spirito da hooligans…tra urla..insulti e minacce varie…i soliti pagliacci.

Concludendo, Modena Play 2015 non ha tradito le mie aspettative…e allora perché quel retrogusto un pochino più amaro…forse perché mi aspettavo di provare qualcosa di realmente nuovo…e non l’ho trovato…tutto qui.
P.S. @ Luca&Letizia quest’anno purtroppo non siamo riusciti a beccarci allo stesso tavolo..miseria ladra!!! Da guerrafondaio vi devo ancora una rivincita a Cyclades o analoghi..è stato un piacere rincontrarvi ragazzi…speriamo non debba trascorrere ancora un anno! 

venerdì 10 aprile 2015

[COMMENTI] I GermAmerican fanno cacare!


La Tana dei Goblin ha istituito un premio chiamato "Goblin Magnifico".
Per capire meglio e più approfonditamente di che cosa si tratta vi invito a leggere QUI .
A mio parere una bellissima iniziativa, sono dell'idea che quando ci si sbatte per promuovere e creare, tanto di cappello!
Purtroppo però non tutti sono della mia stessa idea.
Leggendo alcune discussioni di protesta (Perché di questo si tratta) ho notato il comparire delle classiche fazioni calcistiche e dei comuni discorsi da allenatore da bar:

"Non dovevate fare così perché non è giusto!".
"Siete una manica di assassini, come pretendete di premiare questi titoli e questi no?!?".
"Ecco, lo sapevo, noi American siamo come Calimero, i diversi, i reietti della società!".
"Per me c'è qualcuno che prende la mazzetta per votare questi giochi!".
"Andrea Dado dice che suo cuGGino ha giocato a 1732 giochi e non è stato preso come giurato!".

Ma io mi domando, ma pensare a scopare mai!?
Ma perché quando qualcuno propone e promuove una cosa deve essere sempre bersagliato o tacciato di non aver fatto bene?
O che avrebbe dovuto fare il contrario di quello che in realtà ha fatto?
Ma perché quelli che si lamentano non provano una volta a mettersi in gioco loro promuovendo qualche cosa in prima persona magari mettendoci la faccia?

Signori, suvvia cerchiamo di essere sereni, di vivere le cose con più spensieratezza prendendoci meno sul serio!
La diatriba infinita fra "German Games VS. American Games" ha rotto le palle.....!
Vi garantisco che se uno lancia i dadi e "blasta" miniature di zombi non ce l'ha più corto di uno che posiziona maggioranze e si rilassa giocando ad Arkwright!
Siamo tutti nella stessa famiglia, siamo tutti uguali, siamo tutti Gamers!
Take it easy!

TERRA MYSTICA


Mastro

Arrivo al tugurio un po' in ritardo e trovo il tavolo già bello apparecchiato.
Un'occhiata fugace al tabellone mentre mi tolgo la giacca e cosa vedono i miei occhi: esagoni di terreni di vario tipo dove nel mezzo scorre un grosso fiume e dei 'mozziconi' di quelli che sembrano dei ponti!
Il primo pensiero è: "Evvai! Finalmente stasera si fa a palate!!" (poi mi accorgerò che le 'palate' ci sono ma di tutt'altro tipo!).
Tutto già pronto.
Razza già preimpostata dal solito dittatore (in realtà solo per simpatia cromatica) e il buon Setto parte ad illustrare le regole di Terra Mystica sempre con la sua incredibile precisione (come fa a spiegare tutto senza mai ridare un'occhiatina al manuale per me rimane un mistero!).
Fine spiegazione.
Tutto chiaro e apparentemente piuttosto semplice.
Ma....non ho sentito nominare conquista e guerra, ci deve essere un errore!
Devo ammettere che quando ho realizzato che Terra Mystica non contempla ne una ne l'altra (in questo si dimostra uno dei giochi più peace and love che ricordo) sono rimasto un po' (molto) contrariato!
Ma come? Tutti quegli esagonini stupendi e nessuna possibilità di sottrarre territorio agli avversari?? Vuoi vedere che il Roz ci ha propinato un altro german travestito???

A parte gli scherzi il fatto di non poter sottrarre territorio agli avversari una volta che questi l'hanno occupato è proprio la prerogativa che rende Terra Mystica unico.
Ogni mossa va ben ponderata e lasciare terreno agli avversari può dimostrarsi un errore irreversibile.
Ho apprezzato molto la richiesta di una programmazione delle mosse molto lungimirante, davvero in alcuni momenti molto simile ad una partita a scacchi (o forse è il cinese GO che rende più l'idea).
Terra Mystica è tosto e non perdona, gli errori sono difficili da rimediare e le meccaniche non ti aiutano a recuperare.
Ottima la "scalata" ai culti tramite l'utilizzo dei preziosissimi preti, altra piccola perla del gioco, forse la parte più interattiva tra i giocatori.
Ho provato ad approcciare la partita in modo un po' aggressivo e devo dire che non ha pagato, probabilmente la prossima volta tenterò di essere più bilanciato.
Pur non essendo quello che mi aspettavo Terra Mystica è sicuramente un gioco impegnativo e valido.
Ho voglia di rigiocarlo!


Setto

Una terra promessa!
Un mondo diverso!
Dove FAR crescere, i nostri EDIFICI!
Noi non ci fermeremo!
Non ci stancheremo, di TERRAFORMARE!
Il nostro camminoooooo!
Ebbene si, notizia dell'ultima ora : Terra Mystica doveva essere una canzone.
Nel 1984 la coppia di autori (e musicanti) tedesca fece recapitare a Ramazzotti  (durante un Festivalbar) una pagina di quaderno con il testo di quella che dopo varie modifiche sarebbe diventata la hit "Terra promessa" .
Demoralizzati per il comportamento meschino del loro idolo, si rinchiusero in una stanza per oltre vent'anni cercando una rivincita.
Due anni fa è nato Terra Mystica, un capolavoro assoluto, un titolo che ha scalato posizioni in classifica manco fosse Messner. 
E che a differenza di "terra promessa " rimarrà nel cuore e sul tavolo di tanti giocatori per mooooolto tempo!

EL GRANDE


Rozzilla

Un gioco che ha quasi 20 anni ma non li dimostra, o meglio, li dimostra ma solo a livello grafico.
Grazie a Gimbo che ha passato una sera intera a "italianizzarlo" siamo riusciti a godere di questo capolavoro che fino ad ora continuava a sbirciare dallo scaffale ma che non era mai stato buttato in mezzo alla mischia.

Un gioco di maggioranze spietato che serve solo ed unicamente ad una cosa: perdere amicizie.
Le bastardate che si possono fare sono tante e molto cattive ma il bello è proprio questo.
Se cercate un gioco dalla forte interazione El Grande fa per voi ma se, come il sottoscritto, odiate la "guerra" fra giocatori....fa per voi lo stesso.

Un gioco dalle regole molto semplici (che scorrono via che è una meraviglia) ma molto complesso da padroneggiare vista la profondità che sprigiona.
Noi lo abbiamo provato in tre e devo dire che il divertimento è stato alto, non oso immaginare in quattro o in cinque giocatori!
Unica pecca riscontrata?
Il tabellone!
Le scritte delle varie regioni sono di difficile comprensioni ma, cosa ancora più pacco, la cornice che serve per conteggiare i punti andava numerata. 

Che dire di questo El Grande? 
Giocatelo quando siete tranquilli perché mette un'ansia pazzesca, arriverete a voler accoltellare qualcuno! 


Mastro

El Grande signori! Un nome una garanzia!


E' strano come questo gioco così rinomato e in circolazione dal lontano 1996 non sia mai finito sul tavolo bisunto della nostra sede.
Beh lasciatemi dire: "caro El Grande... dove sei stato fino ad oggi!???!!?!?".
So che dietro questo ritardo c'è la complicità del Roz che lo avrà nascosto dalla nostra vista fino a ieri sera poiché non è un amante di questo genere di giochi (ha un brutto rapporto con la competitività...gli mette panico e ansia, strano!).
Siamo in tre (io Roz e Corvaccio il genio dei dadi) di fronte a questo mastodontico gioco.
E' ambientato in Spagna ma tutto ha uno stile inconfondibilmente teutonico (compresi i nomi delle regioni sul tabellone in ghotic style decisamente poco decifrabili.).
Parte lo spiegone delle regole : concetti chiari, qualche piccolo dubbio comunque fugato velocemente e si apre un mondo da una meccanica semplice e perfetta.
Il tutto dura poco più di una ventina di minuti.
Già durante la spiegazione del regolamento mi immagino la partita che a breve intraprenderemo e mi prende un fremito, come una istintiva intuizione: che El Grande sia davvero tutto quello che cercavo? Il mio Graal? La mia Mecca? La terra promessa tanto agognata?
Beh, posso dire proprio di si.
Sarà difficile trovare un altro gioco con cui sono entrato in tale e tanta sintonia così velocemente.

In El Grande c'è strategia, competitività, bluff, colpi bassi e allo stesso tempo calcolo , programmazione di gioco e zero alea come un vero German con le contropalle!
Il vecchietto ha quasi vent'anni ma dimostra un vigore che ultime uscite si sognano.
Sicuramente una pietra miliare che rimane tutt'oggi un metro di paragone.
Difficile pensare di migliorarlo o trovargli un difetto.

E' l' una di notte passata, la partita è conclusa ma potrei restare a giocarne un'altra.
Nonostante ciò torno a casa sognando una partita in 4 o 5 giocatori a El Grande... il caos ordinato... una meraviglia...!




giovedì 2 aprile 2015

[COMMENTI] Bruges e la varicella!


"Signora mi scusi".
"Signora dico a Lei, mi scusi!".
"Signora mi sente!? Dico a lei, si fermi!".
Eva corre all'impazzata nel corridoio tentando di fermare una signora che velocemente sta sgattaiolando fuori dal portone dell'asilo.
Alcune mamme che stanno entrando riescono a farla rallentare e con un balzo felino la maestra riesce a "brancare" la preda che, a detta di tutti, voleva dileguarsi senza dare nell'occhio.
"Scusi Signora, ma cosa sono tutte quelle pustole che ha sua figlia sul viso!?".
"Nulla, non si preoccupi, sono solo punture di zanzare.....torni a fare il suo lavoro".
La maestra sconcertata e scioccata si guarda in giro, scuote la testa e si riavvia in classe.
La madre scocciata esce dall'asilo e, tutta infighettata da super topa top manager, sale sul suo SUV parcheggiato in divieto di sosta sparendo nel nulla.
E' palese che quella bambina abbia la varicella, che cazzo ci fa all'asilo?
Va bene che molte persone hanno difficoltà a trovare qualcuno che gli tenga i figli ma pheeeeega, quando sono malati teneteli a casa!!!!

Io non so che problemi abbia avuto Feld da giovane, forse gli si è inondata la casa, poi gli si è bruciata, poi ha avuto topi che hanno morso i suoi cari facendoli ammalare ed infine la mafia gli ha sterminato la famiglia perché le sfighe presenti in questo gioco fanno davvero paura...manca solo la varicella!


Bruges, un eurogame da 2 a 4 giocatori della durata di circa 60 minuti.
Il bello di questo gioco è la costante sfida con noi stessi, dovremo cercare di far rendere al meglio la nostra mano e, credetemi, non è cosa facile!
Le azioni verranno svolte tramite carte e, come potete immaginare vedendo le foto, il fattore alea potrebbe far rabbrividire.
Fra lanci di dado e pescate varie il german più duro si incazzerà sicuramente ma, credetemi, alla fine della partita si ricrederà!
Feld in questo gioco ti fa cacare massimizzazione estrema, non c'è un minuto che tu possa passare tranquillo con la pianificazione perfetta a portata di mano! 
Dovrai rivedere, turno per turno, come migliorare le tue attuali condizioni che con il passare del tempo sembrano divenire sempre più disastrose.


Il materiale a me è piaciuto molto, il tabellone è ben disegnato, chiaro ed intuitivo.
Le carte sono raffigurate in maniera divina, chicca titanica il porta carte davvero comodo e di pregio.
L'ambientazione non è al top ma la sensazione di pressione è resa benissimo.
Mentre lo giocavamo sia io che Gimbo abbiamo pensato richiamasse a tratti Discworld (Del quale abbiamo già parlato QUI ).
L'interazione non è alta, durante la partita però con le carte giuste si possono fare degli sgambetti degni di nota che possono ribaltare l'esito finale.

Bello, davvero, gioco semplice, veloce ma ben congegnato.
E poi Stefano è Stefano, non ci sono cazzi!

Per la cronaca, dopo qualche ora l'asilo ha chiamato i genitori, la bambina aveva la varicella.

Ci vediamo alla Play vero?
Noi presenzieremo domenica, per farci riconoscere terremo una rosa rossa in bocca!



mercoledì 25 marzo 2015

[ANTEPRIMA] APOLLO XIII, Il Fallimento non è contemplato!


Ellamadonna ma quanti diavolo di biscotti ci sono su questa parete?!
Non è possibile perdere 10 minuti per scovare quello che cerchi, una semplicissima scatola di biscotti di pasticceria.

La serata sarà molto particolare, la nostra "bat-caverna" avrà l'onore di ospitare Andrea Crespi, autore di "1969", del nuovissimo gioco "Apollo XIII" e proprietario del negozio Quinta Dimensione .

La tensione è palpabile, è la prima volta che il nostro gruppo ospita una celebrità quindi dobbiamo fare per forza di cose bella figura! 
Purtroppo partiamo già svantaggiati dato che la nostra sede è sprovvista di gabinetto e inoltre il pavimento è "parquettato" per metà.
Diciamo che il biglietto da visita non è dei migliori ma confido nei biscotti, questi maledettissimi dolcetti di pasticceria.

La parete mi sembra sempre più grossa ogni minuto che passa, non riuscirò mai a trovare quello che cerco!
Dal fondo della corsia sbuca però la classica vecchietta che conosce a memoria le piastrelle del supermercato.
"Signora mi scusi, sto cercando dei biscotti di pasticceria, sa mica dove li posso trovare?". 
"Certo bel giovanotto, non guardi li in alto però, non sta mica cercando la luna!".
Scoppio a ridere.
"Ha ragione Signora, il problema è che questi biscotti serviranno a salvare un viaggio verso la luna!". 


"Apollo XIII", gioco da due a cinque giocatori della durata indicativa di 45/75 minuti.
Noi lo abbiamo provato nella versione "Hard" collaborativa, quella per cui il gioco è stato creato.
Se però non doveste esser contenti potrete giocarne una versione più easy o una versione competitiva.

Il nostro gruppo è nato principalmente per giocare titoli collaborativi quindi, anche se le cose si sono evolute molto, abbiamo un debole per questo genere.
La trama poi mi ha sempre attirato, chi non ha mai sentito parlare della famosa missione spaziale statunitense diventata celebre per un guasto e per svariate sfighe colossali che hanno mandato a puttane l'allunaggio e reso difficoltoso il rientro sulla terra?
Se qualcuno non avesse ben presente la storia consiglio la visione del famoso film "Apollo 13" diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks.

Ci troveremo quindi a gestire i vari "step" della missione così come sono successi davvero nella realtà, dalla preparazione fisica degli astronauti, alla partenza, passando per migliaia di sfighe fotoniche durante il viaggio e il rientro verso casa.
Il punto forte del gioco, come ci spiegava Andrea, è proprio l'ambientazione che ti permette di catapultarti in maniera esagerata all'interno di quel "gabbiotto" che punta verso le stelle.
C'è una costante sensazione di "pressione", di coperta MOLTO corta che, credetemi, mi ha messo addosso un'ansia pazzesca!
Quando poi entra in gioco la clessidra e si avranno così i secondi contati diventa qualche cosa di esagerato, credo di non aver mai sudato così tanto!
Per come è strutturato riesce a far scomparire dal tavolo anche il giocatore "leader" più cazzuto, con i tempi stretti non è possibile pianificare per ore e far valere la propria teoria.


A livello di meccaniche e di regolamento non posso sbottonarmi ma come potete vedere dalle foto si gestirà tutto tramite carte, sia a livello di plancia che a livello di azioni.
Ci sarà poi un tabellone separato per gestire tutte le crisi che esploderanno durante la partita, il consiglio è di tenere solo un giocatore addetto a ciò perché se mossi da "più mani" verrà a crearsi un casino pazzesco.


Il materiale che potete ammirare non è quello definitivo, la copia che abbiamo utilizzato è una delle due versioni "alpha" create per la promozione del gioco.
Lo abbiamo provato in quattro giocatori e per ben due volte abbiamo perso durante la fase di rientro, la sfida a mio parere è alta ma questo non vuol dire che siano complesse le regole, anzi!
Il gioco può essere spiegato e dato in pasto anche a persone che non siano dei gamers incalliti; non dico a persone alle primissime armi ma a chi ha voglia di fare un gradino in più dopo Ticket To Ride.
E' palese che l'influsso aleatorio si senta, alla fine dovremo pescare delle carte, ma in un gioco del genere calza proprio a pennello e non snatura assolutamente la voglia di rigiocarlo. 
Sono convinto che anche i giocatori che utilizzano come filler giochi della Splotter Spellen possano trovare "pane per i loro denti".

In conclusione posso dirvi che se il gioco fosse rimasto in sede stasera lo avremmo rigiocato molto volentieri!
Un grazie ad Andrea per la splendida serata, grazie per la fiducia dimostrata, è raro trovare persone così umili e con tanta voglia di mettersi in gioco!
Grazie anche per aver finito i biscotti, con tutta la fatica che ho fatto se fossero rimasti intonsi credo che li avrei aggiunti di nascosto al contenuto di Apollo XIII! 

SETTO

Vorrei ringraziare Andrea che, gentile come sempre, si è reso disponibile e ha messo a  nostra disposizione il prototipo (definitivo) di Apollo XIII.
Apollo XIII è la trasposizione ludica della realtà, l'ideatore ha voluto sottolineare che questo gioco è il risultato della ricerca di una meccanica ideale per l'ambientazione e non il contrario.

Ci sarà riuscito?

La risposta è si, ogni carta presente nel gioco va a richiamare uno specifico evento (negativo per la maggior parte ) che è realmente avvenuto, generando quindi le relative conseguenze in termini di stress fisico/mentale  dell'equipaggio e meccanico/organizzativo per la navetta e per la NASA.
Ma, associata a una bella e avvincente storia bisogna mettere un degno motore.
La meccanica riesce perfettamente a ricreare le sensazioni di stress che l'equipaggio ha subito, vi troverete gradualmente sempre più in difficoltà, nel vostro turno dovrete decidere come sfruttare la vostra singola e preziosa azione gratuita e riflettere se pagare in termini di carte giocatori (le chiavi alle sfighe) per fare azioni extra.

Uno dei sistemi per creare tensione è una clessidra, questa verrà attivata una volta entrati nella zona critica dello status missione, da quel momento non si potrà perdere tempo con milioni di supposizioni, e nel tempo di 1 o 2 clessidre  i giocatori dovranno risolvere i problemi nel modo migliore.

Consigli questo gioco agli amanti dello spazio, della storia e a chi cerca un cooperativo moderno, dinamico e avvincente.
Resoconto della serata: pance piene, sorrisi sulla faccia, 6 astronauti e 2 moduli spaziali dispersi nello spazio.( abbiamo fatto 2 partite una dietro l'altra perché Rozzilla non voleva andare a letto con il peso di non aver salvato 3 vite.)


MASTRO

Quando mi arriva l'improvvisa chiamata del Roz che mi chiede di partecipare alla visione in anteprima di Apollo XIII devo ammettere un certo moto di orgoglio. Che un produttore ci omaggi di chiederci un' opinione di un gioco che deve ancora raggiungere i negozi è una cosa che non voglio perdermi e quindi confermo la presenza.

Come anticipato il gioco in questione è Apollo XIII.
Questo ci permetterà di rivivere in tutti i particolari la poco fortunata missione spaziale.
Pur non essendo un conoscitore della vicenda e tanto meno dell'argomento aerospaziale, non si può fare a meno di notare la minuziosa cura nel cercare di far aderire il gioco alle vicende reali. Ottime illustrazioni e numerosi ricorsi alle immagini reali ti immergono perfettamente nella giusta 'atmosfera', così come i testi delle numerose carte riportano nomi e fatti realmente accaduti (dai più eclatanti ai piccoli particolari). Si capisce che l'autore Andrea Crespi è davvero un grande appassionato di vicende spaziali.

Riguardo al gioco vero e proprio con cui abbiamo fatto due partite (entrambe fallite) trattasi di un collaborativo con molta interazione tra i partecipanti ove comunque il regolamento, giustamente a mio avviso, consiglia di ridurre al minimo lo scambio di opinioni. Questo per simulare ancora di più la concitazione degli avvenimenti e lavorare sullo spirito di squadra.

Ho apprezzato particolarmente l'intruduzione in alcune fasi di un tempo limite in cui prendere le decisioni e il fatto che il gioco ti pone sempre sul filo del rasoio, si è sempre ad un passo dalla sconfitta e bisogna ingegnarsi per rimanere a galla; segnale tutto ciò di un ottimo beta testing.

In definitiva un gioco che promette molto bene e che sicuramente verrà particolarmente apprezzato dagli appassionati dell'argomento ma non solo (a me ad esempio ora è venuta voglia di approfondire la vicenda!).

Un grosso ringraziamento al creatore Andrea per aver scelto Boardzgames ed averci permesso di giocare Apollo XIII in assoluta anteprima.