mercoledì 2 luglio 2014

[COMMENTI] Vanuatu, il "Fight Club" dei giochi in scatola!


Ad essere onesti questo titolo avremmo dovuto giocarlo da tempo.
Come possiamo tirare in ballo il mitico Sava senza aver mai provato seriamente questo gioco?
C'è da dire anche che volevamo filmare la partita ma la censura è stata piuttosto dura stamattina quindi dovrete accontentarvi di questo scritto.

Vanuatu è un capolavoro....di violenza!
Come nel film "Fight Club" chi decide di sedersi al tavolo anche solo per assistere ad una partita deve sottoscrivere delle regole ben precise:

- Prima regola di Vanuatu: Non si parla con nessuno di Vanuatu.

- Seconda regola di Vanuatu: NON si parla con nessuno di Vanuatu.

- Terza regola di Vanuatu: Quando qualcuno grida "Stop", si piazzano le pedine azioni e si smette di insultarsi dato che la fase è finita.

- Quarta regola di Vanuatu: Ci si insulta pesantemente in un "tutti contro tutti".

- Quinta regola di Vanuatu: Un insulto pesante a testa ma senza esagerare.

- Sesta regola di Vanuatu: Si gioca solo quando fa caldo, senza camicia e senza scarpe dando sfogo a tutta la repressione accumulata durante la settimana.

- Settima regola di Vanuatu: Una partita dura in base agli insulti che ci si inventa quindi la lunghezza è "libera".

- Ottava e ultima regola: Se è la tua prima serata di Vanuatu allora ti tocca imparare a difenderti e a non offenderti.

Tenute ben presenti queste sacre regole sarete pronti per immergervi nell'arcipelago più famoso dell'intero universo!

Dovremo impersonare gli abitanti di questo luogo incontaminato cercando di guadagnare più soldi (I Vatu) e più punti prosperità (I Punti Vittoria) dei nostri avversari per vincere la partita.
Avremo a disposizione molte "combinazioni" per poter riuscire a diventare ottimi "affaristi": Potremo pescare, raccogliere relitti, vendere materie prime, caricare navi, scorrazzare turisti in giro per le isole e molto altro ancora.
Tutto questo andrà deciso tramite asta (Il luogo in alto a destra sul tabellone che noi chiamiamo "scannatoio") dove i giocatori piazzano le proprie pedine ed in base alla maggioranza si deciderà chi avrà maggior "successo".
Inoltre ad ogni turno si sceglierà un determinato personaggio che avrà delle abilità particolari le quali daranno un bonus durante l'azione associata (In perfetto stile Puerto Rico).


Noi lo abbiamo provato con il massimo dei giocatori, cinque, e devo dire che il tempo scritto sulla scatola non è molto veritiero. Con le spiegazioni siamo arrivati circa a tre ore ma confidiamo di riuscire a stare sui 150 minuti (Il gioco dura otto turni e, una volta presa familiarità, abbiamo stimato un 15/20 minuti a turno.....insulti compresi!).


La componentistica a mio parere è meravigliosa, colorata, ben disegnata e di ottima fattura.
Non so poi come ci riesca ma, dato che il gioco ha "la coperta corta" in qualsiasi frangente, la grafica riesce perfettamente a farti assaporare questa sensazione.


Che dire, ieri sera il commento super positivo è stato globale.
E' piaciuto moltissimo a tutti, regole molto semplici ma difficile da padroneggiare e con una profondità non indifferente.
A mio parere sconsigliato come titolo per introdurre nuovi giocatori in questo meraviglioso mondo sia per un discorso di difficoltà che per un discorso di "carognate titaniche" che si possono fare!

Una promessa, se dovessimo mai avere il coraggio di girare un filmato con questo titolo sul tavolo tenete gli occhi bene aperti, inseriremo sicuramente qualche scena "flash" alla "Fight Club"....!
Le scene saranno solo ed esclusivamente "per giocatori dal dado duro"!


7 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto molto questo gioco e penso che giocare in cinque sia stato determinante per renderlo veramente competitivo.
    Un osservazione: come spiegava Roz, tramite un asta si può acquisire la priorità ad effettuare determinate azioni, tra queste vi è anche la possibilità di prendere lo scettro di primo giocatore , la cosa strana è che nessuno di noi, anche avendone la possibilità, lo ha preso, tutta la partita si è svolta con la stessa sequenza di gioco, come sarebbe cambiata la partita cambiando i turni di gioco non è dato saperlo ….. ma il vincitore è stato proprio Poncio che per tutta la partita è stato il primo giocatore…….

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  2. Siamo a Vanuatu adesso signori miei. Mi guardo intorno, vedo le vostre piroghe colorate e penso: "certo che ho commesso tutti gli errori che un giocatore di boardgame di mezza età possa fare". Si perché io ho sperperato tutti i miei Vatu, che ci crediate o no. Ho venduto tutti i miei tesori e piazzato le mie pedine azione su “pescare” pur non essendoci pesci. Sapete, con il passare dei turni, tante risorse ci vengono tolte, ma questo fa parte di Vanuatu. Però tu lo impari solo quando i punti prosperità li cominci a perdere e scopri che Vanuatu è un gioco di bastardaggine e insulti. Perché in entrambi i giochi, la vita e Vanuatu, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo turista trasportato in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti a piazzare le pedine azione e non avete la maggioranza. Ma i punti prosperità che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni turno della partita, ad ogni asta… E voglio dirvi una cosa: in ogni turno è colui il quale è disposto a prendere a legnate un avversario che guadagnerà un punto prosperità, e io so che, se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel punto... Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo infame determinato a guadagnare Vatu come voi, che ci vedrete un uomo che vi butterà in pasto ai pescecani , consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere un “Vanuatese” signori miei…. È Vanuatu ragazzi, è tutto qui.
    Da “Ogni maledetta Vanuatu”
    Poncio

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  3. Vanuatu può sembrare un paradiso dietro l'obiettivo di una macchina fotografica ma la realtà è un'altra: qui le risorse sono scarse, la concorrenza agguerritissima, i soldi sempre tremendamente pochi e le cose da fare troppe!
    Quando poi la tua concorrenza è formata da geriatri del gioco, gente davvero pessima che trascorre buona parte della sua vita su tabelloni colorati e che sui suddetti non conosce pietà, capita anche ai migliori di arrivare miseramente ultimo...
    Incassata la cocente sconfitta non mi resta che constatare che Vanuatu è davvero un bel giocone. La prima cosa che mi viene in mente pensando a Vanuatu è: COMPLETO.
    Parliamoci chiaro, l'autore non ha inventato nulla ma ha il grande (grandissimo) pregio di aver pescato a piene mani "pezzi" dai mostri sacri che hanno fatto la storia dei boardgames: da Puerto Rico a Catan passando anche per Power Grid e Glen More ecc..
    Ci sono tessere da piazzare, piazzamento lavoratori, gestione delle risorse e il meccanismo dell'asta.

    Proprio quest'ultimo è l'elemento "core" del gioco, quello che fa la differenza, che trasforma una conversazione da intellettuali in salottino in una partita a carte tra criminali in una taverna malfamata del sudamerica!
    Mentre il risultato poteva essere un tremendo pastone inconcepibile Vanuatu invece è sempre scorrevole e lineare, ottimamente bilanciato dove le cose da fare sono molte ma non troppe e non ce ne è una che sia chiaramente più remunerativa rispetto alle altre. Pura strategia insomma e zero elemento fortuna.

    Mentre in molti gestionali ci si limita a guardare il proprio orticello qui bisogna guardare l'orto del vicino e prevedere le sue prossime intenzioni, se l'avversario preferirà arricchirsi o piuttosto spendersi per impoverirti. Le risorse sono proprio scarsissime ed è fondamentale metterci le mani sopra prima degli altri, meglio se si costringe il tuo avversario a venire a raccogliere pesce quando il pesce è esaurito e fargli una grassa risata in faccia!
    Vanuatu è un gioco frizzante, ci si insulta, si lotta ma per avere la meglio bisogna essere calcolatori e un po' psicologi, alla fine un singolo punto può fare la differenza.
    Consigliatissimo a meno che siate in un condominio dai muri poco spessi e con vicini poco tolleranti visto che la caciara è il non plus ultra di Vanuatu, giocarlo a bassa voce non da il meglio di se!

    Mastro.

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  4. Prima di tutto, annuncio ufficialmente che io con certa gente non giocherò mai più!

    Pensavo di avere trovato degli amici, e invece sono solo gentaglia pronta a pugnalarti alla spalle per una cesta di pesce, e ad affondarti la piroga per trasportare un grasso turista in più!

    Oltretutto, senza un metal detector all'ingresso, mi sono sentito spesso davvero in pericolo durante il gioco, soprattutto quando lo sguardo di Poncio indugiava troppo a lungo sulla pattada.

    Ho pure fatto tardi tornando a casa: ho dovuto rigare tutte quante le macchine, e mi si è anche stortata la chiave della cassetta delle lettere che ho usato per incidere "Mastro e Gimbo pescatori di frodo" sulle loro portiere.

    Capirete insomma che mi sono divertito un casino! Non racconto il gioco visto che lo hanno già fatto gli altri miei compari, ma confermo che è stato un vero spasso. Sono volati insulti anche pesanti e se non ci è scappato il morto, è solo perché mancava Seriale :)

    Unica avvertenza: NON giocatelo in famiglia: il rischio di venire alle mani con il vostro suocero è troppo alto ;)

    E ora zitti, altrimenti mi fate scappare tutti i pesci.

    Jello


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  5. Mi unisco all'appello già fatto in precedenza da Dado: vogliamo i video!!!
    Poi in questo caso ci aggiungerei anche la possibilità di fare scommesse sul vincitore (sopravvissuto agli insulti) :P

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    1. Tranquillo, da Settembre avranno (SPERO) una sorta di "regolarità" nella pubblicazione.
      FORSE , e ripeto FORSE, ne pubblicheremo uno prima di andare in ferie ma non prometto nulla! ;)

      Cmq Rabbino, questo gioco ha un tabellone MAGNIFICO! :D

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    2. Ma infatti stavo notando! Questo gioco mi ha incuriosito parecchio! Bello bello bello!! Il segnapunti che va torno torno la mappa è una chicca poi!

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