venerdì 30 maggio 2014

[COMMENTI] Glen More, un gioco da Stormtrooper!



Mi sono sempre domandato se uno Stormtrooper ami bere.
In nessun film sono mai riuscito a vedere la faccia di un soldato Imperiale e quindi non ho mai immaginato che faccia abbia, che usanze abbia o anche semplicemente cosa beva: Succhi di frutta? Alcolici? Magari un whisky?
Giocando a Glen More non potevano passare in sordina questi amletici dubbi e quindi, prima di cominciare a tuffarci in questo gioco, abbiamo discusso per ore su questo tema, divagando ovviamente su chi fossero i supereroi più forti, se Batman potrebbe mai battere Superman (Dai caXXo non scherziamo, Clark è il più togo di tutti!) e ovviamente siamo caduti nel baratro del "Chi avrà le tette più grosse fra Minnie e Paperina?".
Sembravamo davvero (A parte super sfigati ma questo lo sappiamo già) i ragazzi del film - CAPOLAVORO - "Stand By Me, ricordo di un'estate" quando, seduti all'interno dello sfasciacarrozze, dialogavano sui nostri stessi argomenti!
Il problema è che loro avevano si e no 14 anni, noi quaranta! (E "qualcuno" anche cinquanta!)


Glen More, che dire, ci è piaciuto molto!
Un gestionale tedesco con piazzamento tessere veloce e snello che però riesce ad essere molto profondo.
Perfetto come "filler serio" per giocatori esigenti o come entry level per giocatori che vogliono affacciarsi al mondo dei GdT in maniera soft.
Impersoneremo alcuni capi clan Scozzesi che dovranno fare di tutto per ampliare il proprio villaggio, i propri possedimenti e la propria economia. Potremo coltivare del grano per trasformarlo in whisky, allevare bovini per venderne la carne al macello, costruire castelli e abbazie o commerciare nel classico mercato.


Bella la meccanica del piazzamento "lavoratori", in tre giocatori è stato richiesto l'utilizzo del meeple "fantasma" che da quel pepe in più alla giocata.
Anche il piazzamento tessere, che non è altro che l'espansione del nostro villaggio, è ben studiato e "cattivo".
Sbagliarne il posizionamento potrebbe compromettere l'utilizzo di alcune azioni fondamentali e quindi creare seri danni verso la fine della partita.


La cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stata la grafica della plancia principale (Davvero pacco) e l'assenza di una "striscia conta punteggio" intorno al tabellone.
L'alea è presente in minima parte ma risulta molto controllabile mentre l'interazione c'è ma molto bassa.


In conclusione, se avete voglia di passare un'ora a giocare spensierati (Ma sempre con la giusta difficoltà e concentrazione) divagando su tette e sessualità dei personaggi dei fumetti diciamo che "Mai scelta fu più azzeccata!".
Una domanda alla quale però non sono ancora riuscito a dare risposta è: " Ma Pippo è un cane si o no!?".

martedì 27 maggio 2014

[COMMENTI] Magnum Sal, un gioco che si studia sul gabinetto!


Dai non siate timidi!
Lo so che, come me, anche voi studiate i regolamenti seduti sul gabinetto!
L'unico momento di libertà (O quasi, dato che le mie due bimbe scelgono sempre di venire a fare la pipì quando sono in bagno io!!!!) che si ha durante la giornata, dove la mente è sgombra da pensieri e il corpo si alleggerisce da scarti indesiderati, è seduti sulla tazza del wc.
Non ditemi che se vengo nel vostro bagno faticherò a trovare il classico armadietto con una marea di regolamenti minuziosamente impilati pronti per essere studiati.
Ovviamente vige la direttiva "Regolamenti di qui e carta igienica di la" mica da sbagliare......
Ebbene, Magnum Sal è stato uno di quei titoli che ho imparato perfettamente seduto sul "trono".
Ricordo ancora il giorno quando terminai di leggere il regolamento, come mi alzai dalla tazza feci un passo e crollai in avanti come un sacco di "sale"!
Avevo le gambe talmente informicolate e segnate dai classici "lividi" rossi (Causati dai gomiti e dalla tavoletta) che non ho retto.
Occhio quindi, conviene studiare brevi "scritti" o utilizzare più sedute.

Io non so come mai ma tutte le volte che giochiamo a qualche cosa i miei compagni d'avventura devono venire vestiti "a tema".
Sono arrivati Mastro e Corvo legati con una corda, caschetto in testa e un piccone nelle mani.
In Magnum Sal, gioco Polacco, impersoneremo alcuni capi squadra di una miniera di sale impegnati a "esaudire" le richieste che il palazzo reale assegnerà ogni volta.
Vincerà chi riuscirà ad ottenere più soldi e quindi a diventare il "capo delle estrazioni".


Questo titolo a mio parere è passato parecchio in sordina, cosa che non si merita assolutamente.
E' un piazzamento lavoratori con gestione risorse di medio/alta difficoltà, sicuramente non un entry level per neofiti.
Il gioco si sviluppa essenzialmente in due luoghi, le buie e profonde miniere raffigurate da alcuni tasselli dove tenteremo di accaparrarci diversi tipi di sale ( Dal più grezzo al più prezioso) e il villaggio dove potremo effettuare diverse azioni (Vendere al mercato, comperare oggetti, assoldare altri lavoranti etc.) raffigurato sulla plancia di gioco.


(Le buie e profonde miniere)


(Il tabellone che raffigura il villaggio)

La meccanica di piazzamento lavoratori all'interno della miniera ci è piaciuta tantissimo, in poche parole bisogna creare una sorta di catena fra un minatore e l'altro (Anche di diverso colore) che non può assolutamente essere mai rotta.
Questo perchè i minatori sono legati fra di loro e quindi non possono andare per i fatti propri.
Ovviamente ci sono modi per potersi "sganciare", vi invito a leggere il regolamento in Italiano che si trova sulla Tana per potersi fare un'idea precisa.


Altra cosa piaciuta è il dover pagare ogni operaio presente nella catena (Se non è del proprio colore) per poter portare il sale in superficie.
Ovviamente per estrarre il sale è necessario prima sbarazzarsi dei cubetti azzurri che raffigurano l'acqua, cosa davvero ostica e fastidiosa.
Può aiutarci in questa ardua impresa di "drenaggio" un luogo al villaggio soprannominato da noi la "Pomperia" dove possiamo mandare un lavoratore a fare una "pompa" e quindi a drenare l'acqua in eccesso all'interno della miniera (pagando profumatamente alla banca questo servizio).


Altra cosa degna di nota è il fatto di non avere i classici Punti Vittoria dato che vince chi ha più soldi.
Questi sono anche il cuore della giocata (vanno e vengono) quindi è davvero dura ponderare se spenderli per fare una determinata azione o tenerli e cercare di far lavorare di più i lavoranti sperando che qualche avversario non si inserisca nel nostro "tassello minerario" e ci freghi i cubetti di sale.
A proposito di fregare, c'è anche parecchia interazione!

In conclusione che dire, gran bel gioco, forse un pelo lungo dato che in tre la partita è durata quasi 3 ore, ma posso garantirvi passate molto velocemente!
E' stato bello vedere la testa dei miei compagni fumare per decidere la mossa da effettuare e ricevere quintalate di insulti quando ci si "fregava" a vicenda.
Bello, davvero, ora sarebbe il top accaparrarsi l'espansione "Muria" che pare introvabile.

Ok, torno al gabinetto, giuro però che sarà una cosa breve!



lunedì 19 maggio 2014

[COMMENTI] Sherlock Holmes - Consulente Investigativo


Dopo tutto l'hype che avevo "assimilato" non vedevo l'ora di provare questo titolo.
Ho sempre amato l'ambientazione, ho letto molti romanzi del mitico Arthur Conan Doyle quindi le aspettative erano alte.

Una sera buia e tempestosa mi chiama Poncio e mi dice senza nemmeno salutare: "Elementare Roz!"...e riaggancia.
Capisco al volo tutto (Perspicace eh!?).
La stessa sera per prepararmi al meglio mi fiondo sul divano e inserisco il dvd di "Piramide di Paura" dato che voglio arrivare allenato quando aprirò quella scatola!

Sento il rumore dei passi fuori in cortile (ho la ghiaia) e dalla flemma capisco sia Poncio (WOW, che detective!).
Come sempre spalanco la porta per accoglierlo ma una nebbia incredibile avvolge la sua figura e metà della mia casa.
Guardo fuori dalla porta e in lontananza scorgo una carrozza che si allontana.
"Poncio ma sei venuto in carrozza!?"
Lo guardo in faccia e vedo che in bocca tiene una grossa pipa.
Mi sorride, butta la scatola nelle mie mani dirigendosi in cucina.
Io non ho preparato nessuna tovaglia con i cuoricini dato che non mi va di sbilanciarmi sul gioco ma mentre ci sediamo noto che il mio compagno d'avventura è vestito in maniera differente dal solito, ha uno strano abito e un buffo cappello. Dalla giacca poi gli spunta una grossa lente d'ingrandimento.

"Poncio tutto bene?"

Senza dire nulla apre la confezione del gioco e la stanza si trasforma....

Per tre ore ci siamo immersi in una nuova dimensione, abbiamo affrontato il primo caso con PESSIMO successo ma ci siamo divertiti come dei pazzi.
Il bello di questa "esperienza" è proprio il fatto di giocarlo in cooperazione con i propri compagni senza però esagerare dato che, a mio parere, è un gioco per massimo 3/4 persone.
E' una sorta di Libro Game, maturo, complesso e da "spremi meningi".
Abbiamo preso quintalate di appunti e abbiamo pensato a quintalate di congetture, il cervello vagava da solo ma sempre stando molto concentrati, quasi in maniera maniacale, come se quel caso dovessimo risolverlo davvero.
Un gran gioco che fa della sua forza l'ambientazione, mentre leggevamo, pensavamo e agivamo sembrava davvero di essere li, sul luogo del delitto in mezzo ad una lugubre e bagnata Londra.


Se dovessi trovare un "difetto" direi la rigiocabilità dei casi.
Alcuni sostengono che il numero delle "avventure" siano poche (Dieci), per me non è assolutamente così.
E' un gioco che va gustato lentamente, che va assaporato poco per volta assimilandolo con natualezza.
Consiglio vivamente di dargli una possibilità anche se non siete "fan" del genere, sono certo che Sherlock Holmes vi regalerà un bellissimo "film"!


Al termine della giocata, mentre commentavamo gli errori commessi,  abbiamo sentito alcuni passi in cortile.
Da buoni detective abbiamo pensato fossero i passi di una persona che "lavorava" per il crimine quindi tempo zero ci siamo scagliati all'esterno con lente d'ingrandimento e pipa in bocca ma in men che non si dica siamo tornati alla dura realtà: era mia moglie che rientrava a casa.

"Ma chi è quell'imbecille che ha parcheggiato una carrozza in doppia fila?!" 

martedì 13 maggio 2014

[COMMENTI] Spyrium, il figlio di Caylus!


Ebbravo William!
Come William chi........ma il papà di Caylus!
Gran gioco questo Spyrium, mi è piaciuto molto!
Un piazzamento lavoratori molto particolare, "cattivo" al punto giusto ma allo stesso tempo veloce e molto profondo.
Provato in due giocatori e, con spiegazione, siamo stati dentro i 90 minuti.



Ad essere onesti non mi ha mai attirato particolarmente, la scatola richiama molto l'ambientazione "Steampunk" che io proprio non digerisco ma, grazie alle molteplici recensione positive, ho deciso di "tapparmi gli occhi" e di acquistarlo.
E' proprio vero che l'abito non fa il monaco, l'ambientazione è praticamente inesistente, appiccicata, solo alcuni disegni delle carte la richiamano ma nulla più.
Già dopo aver letto le regole, chiare e molto eleganti, ero curiosissimo di provarlo.
Ripeto, gran gioco davvero!


Anche la componentistica non è "malvagia", nota di merito per i frammenti di Spyrium che sono davvero molto belli da vedere e da toccare e in più le carte sembrano parecchio resistenti (Ovviamente consiglio di imbustarle lo stesso).


In conclusione un gioco veloce, profondo, con meccaniche lineari, ben oliate ed eleganti e, cosa fondamentale, un piazzamento lavoratori....che volete chiedere di più!?
No dai, un Lucano no!






mercoledì 7 maggio 2014

[COMMENTI] Targi



Ormai dovremmo esserci; facciamo l’ultimo controllo:
acqua - presa
sale - preso
pepe - preso
datteri - presi
crema solare - presa
pieno al cammello - fatto

Ok, siamo pronti per giocare a Targi!

Mescoliamo le carte, dividiamo segnalini e risorse, piazziamo il “tabellone”, in realtà formato dalle carte stesse disposte in un modo particolare, e siamo pronti a calarci nei panni di un capo tribù tuareg intento a commerciare sale pepe e datteri per ottenere in cambio oro e punti vittoria.


Dopo una veloce spiegazione che Rozz ha assimilato in tempo zero, eccoci pronti a piazzare i nostri segnalini e ad inventarci gli incroci per piazzare le nostre tribù e conquistarci le merci e le carte tribù più preziose, quelle insomma che varranno punti nel finale della partita.

L’atmosfera è calda mentre il gioco fila via veloce ed è davvero bello come sia sempre in bilico tra “faccio quello che mi fa comodo” e il “lo faccio per rompere le scatole a lui”.
Certo quando una persona ha più glutei che anima e ogni volta che pesca una carta trova o più di una risorsa o oro è dura … e infatti mi ha sconfitto, seppur di poco, a dimostrazione che la fortuna ha sì un certo peso, ma non è davvero rilevante.


Bellissimo come, anche se in momenti diversi della partita, abbiamo avuto entrambi il “panico da incrocio”. Sei lì a guardare le carte, a cercare di tracciare le linee di incrocio … ma non ce la fai!
Resetti il cervello, riparti da zero ma nulla, buio totale :)
Per fortuna è una cosa che dura massimo un paio di turni, ma è una brutta sensazione, che però aggiunge pepe al gioco … pepe che poi puoi scambiare con sale per esempio ! ;)


Bel giochino, davvero; poche regole spiegate molto chiaramente ma mai ripetitivo o banale, anzi. La tensione è alta e bisogna impegnarsi fino alla fine, che tra l’altro arriva abbastanza in fretta.

Si gioca solo ed esclusivamente in due; pregio o difetto non saprei … forse più pregio. Ci potete giocare con il vostro amico di sempre, o farlo provare anche alla vostra dolce metà; chissà mai che inizino a piacerle i board games :)

[COMMENTI] Le Havre, un gioco da "Adda Passà 'a Nuttata" o un "Gilet Rosso"?


E' da molto che leggo di tutto su questo capolavoro ma non sono mai riuscito a trovarlo disponibile in nessun negozio o a trovare qualcuno che lo vendesse usato.
Ho letto mille recensioni, sfogliato il regolamento, visti alcuni video.....l'hype era arrivato a livelli stratosferici tanto che a volte sbagliavo e chiamavo mia moglie "Le" e le mie due figlie "Hav" e "Re"!
Attendevo una ristampa di questo titolo come attendo la vigilia di Natale.
Si, perché all'alba dei 37 anni amo stare con le mie bimbe rannicchiato nel lettone con l'orecchio teso aspettando che Gesù Bambino faccia rumore mentre ci lascia i regali o mentre mangia un pezzo di formaggio, quattro biscotti e beve una tazza di latte che tutte le vigilie lasciamo sulla scala.

Suona l'avviso di Outlook, una mail ha come oggetto "Le Havre"!
E' Playbazar che mi scrive informandomi che la mia copia è arrivata!
Un sussulto al cuore, le gambe mi tremano e le mani diventano fredde e appiccicaticce.
Rispondo immediatamente:

"Ma non me ne frega un cavolo di questo gioco, cosa mi disturbate a fare?!?!"

Seeeeeee, come no!

"Ti prego spedisci il più celermente possibile, anzi, ti chiedo se con una aggiunta di 500 Euro è possibile riceverlo nei prossimi 2 minuti".


La notte scorre troppo lentamente, ogni due minuti mi alzo e vado in bagno a leggere l'articolo su "Le Havre" scritto da Andrea Dado per potermi consolare ma così non è.
Il suo articolo è talmente bello che mi fa piangere disperato sulla tazza mentre stringo nelle mani una pedina a forma di nave che spero di varare a breve. (Vi invito caldamente a leggerlo QUI ).
Nella mia testa rimbalzano le parole di Eduardo De Filippo in Napoli Milionaria: "Adda Passà 'a Nuttata".

Finalmente, mentre sono al lavoro, vedo arrivare "l'omino" con un pacco scintillante nelle mani.
Esco dall'ufficio e, dall'emozione, a momenti cado per terra.
Firmo, prendo il malloppo e corro in ufficio.
Ero così "infoiato" che non riuscivo ad afferrare il taglierino per "squartare" l'involucro.
Ecco, ci siamo quasi, ultimo taglio e......

"Una scatola ripiena di cuscinetti SKF!!!!!!!!!! C@##O ma non è il mio pacco!!!!!!"

Ricordo molto bene la delusione, è stata la stessa identica sensazione che provavo da bambino quando qualcuno mi faceva un regalo per il compleanno e all'interno della scatola giaceva un gilet rosso fatto ai ferri con l'iniziale ricamata sul davanti.

"Guarda che bello, l'ho fatto con le mie mani!"

DILUSO (Per dirla alla MasterChef) rientro in stato catatonico.
Mentre sto per mettermi a piangere arriva un cliente che ho sempre odiato ma, pur di non pensare alla dIlusione, gli offro un caffè (pagandolo personalmente) dopodiché saliamo in riunione.
Terminata la riunione scendo le scale velocemente e la mia mente non può non pensare al pacco...
Lo stomaco comincia a riempirsi di farfalle a forma di "cuscinetti SKF".

"Se quando scendo non trovo nulla sulla mia scrivania giuro che brucio tutti i giochi da tavolo che ho!"

La scrivania è VUOTA, non c'è nulla.
Penso a mia moglie con un lanciafiamme in mano che ride a crepapelle bruciando tutti i giochi che posseggo.
La testa mi gira, la lingua mi si secca e la vista mi si annebbia... sto per crollare quando ad un certo punto sento una voce che mi chiama.
Mi giro e vedo una banconota da 50 Euro sulla scrivania del mio collega che mi chiama!
Scorgo una scritta su di essa, "X Le Havre"..........
Opporcamiseriaccia ma è la banconota di Andrea Dado, sta ballando la macarena su un pacchetto!!!

Stropiccio gli occhi incredulo per qualche secondo ma quando li riapro la banconota è sparita.
Quello che rimane è il pacco.


"Ciao Jello, certo che è tutto pronto, si si l'ho messa la tovaglia delle grandi occasioni, a dopo!"

Ieri sera la prima seria e vera partita a "Le Havre".
Che dire, se ho sfoderato la tovaglia con i cuoricini non può che essere un CAPOLAVORO questo titolo.
Ha tutto quello che amo in un gdt, questo è IL gioco, IL gestione risorse per eccellenza, punto.


Terminata la lunga partita ci siamo guardati in faccia increduli.
R: "Lo abbiamo giocato finalmente, è stato ancora meglio di quello che immaginassi!!"
J: "WOW, non so che dire, lo rigiocherei anche subito!"
R: "Jello hai visto che ore sono? E' notte fonda, Adda Passà 'a Nuttata!"



domenica 4 maggio 2014

[COMMENTI] Il Vecchio

Purtroppo non staremo in cucina a giocare questo titolo, non abbiamo una tovaglia adeguata!
Lo so Jello, poi al Rabbino verrà un colpo se non utilizziamo nulla, ma per un gioco come "Il Vecchio" serve uno "sfondo di stoffa" adeguato!
La prossima volta che lo rigiocheremo prometto che avrà "quel che si merita"!
Riesco così a convincere il buon "vecchio" Jello a sedersi in sala, senza una tovaglia come panno da gioco.


Veloce spiegazione, tutto pronto, si parte. 
Dovremo impersonare i capi di famose casate nobiliari nel tentativo di "spodestare" la Famiglia dei Medici dalla Toscana, in particolar  modo Cosimo De Medici detto "Il Vecchio".
Le meccaniche sono quelle di un classico piazzamento lavoratori con gestione risorse ( le risorse sono "Sostenitori" come l' Abate, il Sicario, il Soldato, il Vescovo...) e per poter vincere bisogna macinare il maggior numero di punti vittoria.
Per prima cosa, di comune accordo, decidiamo di abolire il fattore alea presente nel gioco, rimettiamo i dadi nella scatola (Quindi dcidiamo noi dove piazzare i "lavoratori") e mano a mano che preleveremo gli scudi faremo finta di nulla (non leggremo il malus che ogni simbolo dovrebbe comportare).
Il gioco scorre veloce, liscio e divertente.
Cercare di fregarsi il posto all'interno della "Firenze bene" o all'interno delle Province è cosa buona e giusta.
Molto carino il fatto di dover muovere i "mafiosi" (Chiamate così da noi le pedine che ti fanno alcuni favori sostenendoti durante la crescita) in senso orario tutte le volte che si utilizzano. 
In qusta maniera non si avrà mai un quadro chiaro di quello che succederà al turno successivo.
Ottimanente implementata anche la meccanica per il "pomparsi" (Ossia per essere sempre più operativi e potenti) sfruttando la città di Firenze (Comune e Nobiltà) e le tessere Provincia.


Ottimi i materiali, ottimo il prezzo e contenuta la durata di una partita.
In due siamo riusciti a terminarlo in sessanta minuti comprese le spiegazioni.
Consigliato quindi agli amanti dei German Games e a chi vorrebbe affacciarsi a questo "particolare genere".

venerdì 2 maggio 2014

[COMMENTI] Ancora su "Lewis & Clark"


L'altra sera è passato a trovarmi Gimbo.
Si, ci siamo messi a giocare ancora in cucina ma questa volta senza nessuna tovaglia particolare!
Avevamo però il sottofondo della lavastoviglie che andava.
Ovviamente è stato fatto di proposito per immedesimarci al meglio al rumore dell'acqua, nostro ostacolo nel gioco!
Per l'altro tratto, le montagne, ho provato a tenere aperto il frigorifero ma con scarsi risultati!

Riproviamo per la seconda vola L&K ma questa volta in due.
Confermo quello che ho scritto/detto in passato, un gran gioco, complesso al punto giusto ma che scorre via abbastanza facilmente.
Su una cosa mi sono dovuto ricredere, l'ambientazione.
Questa volta l'ho sentita, eccome! (Sarà stata la lavastoviglie e il frigorifero!).

Uniche note negative:

- Mentre si gioca a L&K si ha sempre l'impressione che si stia sbagliando qualche cosa, non so il perchè ma sia io che Gimbo abbiamo provato la stessa sensazione ad ogni turno (Puntualmente ricontrollavamo ma tutto era perfetto).

- Giocarlo prima di andare a dormire mi ha lasciato abbastanza sconvolto! Durante la notte mi sono svegliato più volte pensando alla mossa da svolgere o alla carta da "pompare" per poter eseguire una determinata azione! E' stata la prima volta che un gioco in scatola mi ha creato insonnia!!!!

- La Marina (Mia moglie) non è stata per nulla contenta della bolletta elettrica arrivata, dovrò a tutti i costi chiudere a chiave L&K dato che il frigorifero aperto e la lavastoviglie accesa ( In modalità "intensiva" per fare più rumore) sono stati davvero un "salasso"!